Questo libro parla disfatta e di sopravvivenza. Ho conosciuto Tom Crean vivendo in Irlanda. Qualche tempo fa, viaggiando per la contea di Kerry sono passato per Annascaul, il paesello in cui Tom Crean è nato e si è ritirato una volta terminata la sua carriera nella marina britannica e di esploratore.
Ancora oggi ci si può fare una pinta nel pub che comprò e che si chiama - non a caso - The South Pole Inn. È pieno di immagini e documenti sulla carriera di esploratore di Crean. Merita una visita semmai passaste per Kerry.
Il libro di Michael Smith scorre veloce ed appassiona. Attraverso la vita di Crean - eroe riscoperto negli anni Novanta in Irlanda proprio grazie alla biografia di Smith - si viene catapultati in quella che è chiamata l'Eroica era dell'esplorazione dell'Antartico.
Si tratta di un periodo che va dalla fine del Diciannovesimo secolo fino al 1917 e che definisce quella che è considerata una delle ultime epoche di esplorazione nuda e cruda. Senza tecnologia in supporto e con rischi altissimi per la vita di tutto l'equipaggio.
I capitoli del libro seguono più o meno le tappe della vita di Crean con le ben tre spedizioni al polo sud fatte dall'irlandese. Queste tre spedizioni hanno tutte qualcosa in comune: sono epiche, falliscono miseramente, Crean e i suoi compagni rischiano la vita e Crean si dimostra essere un eroe umile, dotato di una forza di volontà e fisica fuori della norma.
Provate a immaginare di dover camminare per centinaia di chilometri, con temperature fino a -50 trascinando una slitta e razionando il cibo. Per mesi. E ora immaginate di dover fare qualcosa di simile tre volte in vita vostra. Ecco chi era Tom Crean.
È un libro stupendo, tra i più belli che abbia letto ultimamente.
Una curiosità collegata al libro su Tom Crean è il rifugio di Scott. Si tratta di un rifugio che si trova al Polo Sud e che fu costruito nel 1911 durante la spedizione chiamata Terra Nova (1910-1913) guidata da Robert Falcon Scott.
È anche la prima spedizione di Tom Crean. Questo rifugio di circa 120 metri quadrati fu la casa di 25 uomini durante l'inverno del 1911. Immaginate l'inverno al Polo Sud.
La particolarità sta nel fatto che questa struttura non solo è ancora lì ma è anche visitabile virtualmente grazie a Google Earth.
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