martedì 4 gennaio 2022

Ojos de agua di Domingo Villar


La forza di Ojos de Agua di Domingo Villar sta nella semplicità con cui riesce a disegnare nella mente del lettore la Galizia ambigua e un po’ decadente in cui si sviluppa la storia. 

Un giovane sassofonista dagli occhi chiari viene trovato morto nel suo letto in un appartamento che si trova in un palazzo a torre vicino al mare. Quello che Villar lascia chiaramente intendere come un ecomostro, figlio del boom edilizio di qualche decennio prima. Anni in cui il progresso del mattone e del cemento aveva perso il senso del pudore. 

L’ispettore Leo Valdas arriva sulla scena del crimine accompagnato da Rafael Estévez, un nuovo aiutante proveniente da Aragon che arriva in Galizia seguito da una scia di pettegolezzi sulle ragioni del suo repentino trasferimento a Vigo. Voci che suggeriscono problemi nella gestione di un temperamento che poco ha a che fare con la riservatezza tipica della Galizia. Questo è un altro punto forte del romanzo di Villar. Lo scrittore di Vigo riesce a trasmettere una differenza tra due parti della Spagna forse sconosciuta a un lettore straniero

Estévez dimostra sin da subito di soffrire l’ambiguità con cui sono conosciuti dei galleghi. Perde le staffe quando interroga i testimoni le cui risposte quasi mai si concludono con un “sì” o un “no” netti. Leo Valdas si trova spesso a mettere un freno al suo aiutante non sempre con successo, il che regala al lettore più di un sorriso. 

L’amore di Villar per la sua terra di origine trapela in ogni pagina. Lo trasmette nella descrizione di paesaggi fatti di foreste e scogliere, atmosfere celtiche che poco hanno a che fare con l’immagine più popolare della Spagna architettonica di Barcellona o soleggiata del sud. 

Lo regala nei pasti che i protagonisti assaporano durante la storia, incluso l’immancabile percebe, un crostaceo tipico della Galizia. Un’ambiguità gallega che si intuisce anche dal tempo, così mutevole. Una malinconia che accompagna Leo Valdas nella sua indagine alla ricerca dell'assassino tra le strade di Vigo e la sua storia.

Ojos de Agua è un giallo, il primo della serie dell'ispettore Leo Valdas, che si legge tutto d’un fiato. Una trama con un finale e un movente visti in altri romanzi polizieschi ma che nulla toglie alla bellezza delle pagine di Domingo Villar. Questo libro lascia il lettore con la voglia di conoscere ancora meglio la Galizia e l’ispettore Leo Valdas.   

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